Il nostro business model si basa sulla valutazione dell’impatto percepito di affidabilità e durabilità degli edifici. Assunto che le evidenze scientifiche ed il “percepito” concordano nell’attribuire alle costruzioni a struttura lignea, una “durabilità condizionata” per la quale vale l’assunto che: per la loro naturale disponibilità a “rientrare nel ciclo della natura“ attraverso processi biologici di degrado e scomposizione, i materiali organici sono maggiormente soggetti ad un ciclo di vita ridotto rispetto ai prodotti di sintesi e ai composti non organici, non possiamo non rilevare come nella realtà, fin dalla fine del secolo scorso abbiamo avuto modo di “scoprire” quanto questa verità sia “relativa” e quanto nella realtà siano le corrette modalità di progettazione, lavorazione, impiego e custodia a determinare la durata ed il successo di un manufatto; ma, al di là della componente reale di un principio, sappiamo quanto il mercato sia condizionato da comportamenti irrazionali (usi, costumi, tradizioni, pregiudizi… ) tutti riconducibili al termine cultura.
Ed è nella cultura, ovvero nell’assenza di essa, che risiede la domanda di certezze misurabili, rivelate (ancor più che rilevate) da “strumenti infallibili”.
Ci siamo interessati a stabilire come fosse possibile scaricare dall’immaginario collettivo quel bagaglio di rischi e paure a cui, tecnicamente, con le sole buone pratiche costruttive si potrebbe far fronte, ma sulle quali (e come darci torto dopo le prove di inaffidabilità di scuole e viadotti) le delegate strutture non hanno, di fatto, alcun controllo.
La business idea nasce dunque così, a seguito delle suddette riflessioni, come concreta risposta ad una analisi dalla quale è apparsa la concreta possibilità che l’acceleratore, il reagente capace di portare dal cuore alla mente di ognuno la bontà delle costruzioni in legno fosse un oggetto, una dotazione, in grado elaborare un controllo moderno ed efficace, i cui elementi essenziali ne potessero da soli determinare il successo.
VESTA, è stata quindi consequenziale al pensiero iniziale l’idea di uscire dall’ottica esclusiva delle costruzioni in legno per immaginare VESTA al servizio dell’intera società, delle comunità qualunque fosse il sistema costruttivo da esse adottato e qualsiasi potessero essere i dati sensibili da controllare e gestire.
Non più, o non solo, il singolo committente ma, a seconda dell’impatto del dato stesso sulla sicurezza e la tutela della comunità, le istituzioni a cui potrà essere data la possibilità di modulare e ordinare secondo una loro autonoma valenza gerarchica, le priorità alle quali sottostaranno le risposte in termini di intervento, qualità di uomini e mezzi, quantità delle risorse dedicate, tempistiche.
VESTA potrà guidare, assistere, supportare, aggiornare. Un territorio dove la soggettività e la conseguente incertezza e lentezza di valutazione e direzione di ogni intervento lasciano il posto all’immediata valutazione oggettiva, frutto di un’elaborazione veloce quanto razionale e pertinente, cui seguono ordini ed indicazioni complete e precise.
In possesso di titoli di proprietà intellettuale in capo all’impresa e/o ai founder e/o terzi
102019000006244 proprietario – Registrazione di programma per elaboratore (software) originario
Breve descrizione degli aspetti di innovazione che caratterizzano il business dell’impresa
La presente invenzione riguarda un sistema di monitoraggio per strutture antropiche eo naturali come ad esempio per edifici oppure per postazioni diversamente destinate, ad esempio musei, oppure luoghi geografici naturali oppure infrastrutture di illuminazione… Nel settore è fortemente sentita la necessità di soluzioni semplici ed economiche che soddisfino il sempre maggiore bisogno di sicurezza ed affidabilità reale e percepita, permettendo tanto ai singoli che alle autorità di disporre di una visione complessiva ed accurata delle condizioni di un edificio e degli ambienti presenti al suo interno e dell’ambiente circostante. In particolare, per quanto riguarda gli edifici ad uso privato e pubblico, è necessario, sia in situazioni di normale controllo sia in caso di eventi straordinari o calamità, poter garantire con certezza lo stato conservativo della struttura e prevenire quanto più possibile l’insorgere di situazioni rischiose per gli occupanti e potenzialmente distruttive per l’edificio stesso, quali ad esempio incendi o crolli. Analogamente, anche nel caso di edifici di differente destinazione d’uso, ad esempio con particolare interesse storico eo artistico, potrebbero essere necessarie ulteriori precauzioni volte a garantire il mantenimento di condizioni ambientali, come livelli di umidità e di aereazione, che prevengano il deterioramento delle opere esposte. In ogni caso risulta inoltre fondamentale poter essere in grado di intervenire in maniera tempestiva, organizzando ogniqualvolta si renda necessario interventi di manutenzione, riparazione e/o salvataggio, in risposta all’insorgere di una situazione di pericolo tanto all’interno quanto nelle prossimità dell’edificio.