L'innovazione nel territorio

Sunex

SUNEX - Startupeasy

Siamo una start-up che è specializzata nelle realizzazioni di siti web o e-commerce.
Nel nostro progetto MyWeb vogliamo creare un creatore di siti automatici per privati ed imprese

Concorrenza

Minacce: Improvvisa entrata nel merato di potenziali competitors Ingresso nel mercato di tecnologie alternative Aggressione da parte dei competitors (diretti ed indiretti) presenti nel mercato
Settore: SERVIZI
Labels: internet

Stadio della startup

Prodotto/Servizio

Team

Dati della startup

Costituzione Impresa : 17/11/2020
Data iscrizione alla sezione delle Startup: 17/11/2020
Denominazione:
SUNEX S.R.L. START-UP COSTITUITA A NORMA DELL'ARTICOLO 4 COMMA 10 BIS DEL DECRETO LEGGE 24 GENNAIO 2015, N. 3.
Comune: ROMA
Codice Fiscale: 15901031003
Forma Giuridica : SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA
Codice Ateco : 6201
Settore : SERVIZI

Sunex

Modello di Business

Da alcuni degli esempi sopra citati, appare evidente la competenza del Sig. Vella nell’ambito della progettazione di piattaforme e siti rivolti alla soluzione delle difficoltà di informatizzazione delle imprese e/o dei professionisti. Infatti, dai dati sopra descritti appare evidente come l’idea di business che si presenta in questo progetto si proponga come una soluzione al problema della digitalizzazione delle imprese italiane. Infatti, la presente idea di business consiste nella realizzazione di una piattaforma in grado di creare in maniera “automatica” e veloce un sito web, indipendentemente dal livello “culturale” dell’utilizzatore. La piattaforma si propone di risolvere tutti quei problemi che sono stati elencati nell’executive summary del presente progetto ossia: Ricerca del migliore host per ospitare il sito web Ricerca del social media manager per la gestione delle pubblicità Ricerca del web master in grado di ingegnerizzare il sito e via dicendo. Si tratta, a tutta evidenza, di competenze che l’imprenditore e/o il professionista medio non possiede e per ottenere le quali è necessario investire molto tempo e molti soldi. Cosa che, a tutta evidenza, contrasta con l’attività tipicamente svolta da un imprenditore o da un professionista. Quello appena descritto è il motivo principale per il quale il nostro Paese presenta i ritardi di digitalizzazione cui si è fatto cenno nelle pagine precedenti. Ebbene, la facilità di utilizzo della piattaforma consentirà di creare siti web “user friendly” in “modalità guidata” caratterizzati da una facilissima accessibilità e, soprattutto, da un’utilizzazione intuitiva. In tal senso, lo schema progettuale da cui il Sig. Vella ha tratto ispirazione è quello di Facebook, la piattaforma social più nota del mondo che deve il suo successo proprio alla facilità di utilizzo e alla intuitività delle funzioni che sono alla portata di tutti, a prescindere da età, scolarizzazione e background professionale. La piattaforma “guida” l’utilizzatore nella creazione del suo sito web seguendo una serie di fasi: Fase 1: “scegli come chiamare il tuo sito” (click di invio) Fase 2: “Che tipo di lavoro fai?” (scelta tra varie tipologie e click di invio). In questa fase viene chiesto di specificare il tipo di lavoro svolto. Per fare un esempio, se il professionista è un “medico” la piattaforma chiede “Che tipo di medico sei? A questo punto la piattaforma passa alla Fase 3: specificando “dentista” oppure “ginecologo”, oppure “cardiologo” eccetera. Queste domande vengono poste perché per ognuna delle categorie presenti c’è una diversa struttura web che delinea il sito; Fase 4: la piattaforma chiede “come vuoi il sito?”. In questa fase si passa alla personalizzazione del sito tramite un’altra semplice domanda: Fase 5: “Di che colore vuoi il sito?” e “quale struttura grafica preferisci?” Fase 6: “Vuoi inserire il tuo logo?”. In questa fase l’imprenditore e/o il professionista può scegliere di inserire un proprio logo oppure di crearne uno tramite l’aiuto della piattaforma; Fase 7: “Vuoi inserire qualche immagine?”. In questa fase viene chiesto se si desidera inserire qualche foto esplicativa dell’attività svolta. Con un semplice trascinamento è possibile inserire le immagini che si desidera inserire (come quando Facebook chiede di creare un album fotografico); Fase 8: “Inserisci i dati anagrafici della tua azienda”. In questa fase viene richiesto di inserire l’anagrafica dell’azienda (Nome, indirizzo, PEC e simili). La piattaforma colloca in automatico le condizioni all’interno della Cookie policy, della “privacy policy” e in tutti i settori del sito in cui è necessario rispettare gli obblighi di legge e la normativa vigente; Fase 9: “Inserisci il prezzo dei tuoi servizi”. Può sembrare di aver dimenticato una fase, ossia quella relativa alla tipologia di servizi da offrire. Questo aspetto è risolto direttamente dalla piattaforma poiché presenta le varie modalità con le quali è possibile svolgere il proprio lavoro. Per tornare all’esempio visto sopra (il medico), la piattaforma propone una serie di opzioni: “Dentista”, “ginecologo”, “cardiologo” o altro. Se un medico è specializzato in qualche segmento non previsto dalla piattaforma, ha la possibilità di inserire la sua specializzazione in modo autonomo. Nel caso in cui, invece, il medico (o qualunque altro professionista) dovesse svolgere una delle specializzazioni previste dalla piattaforma (esempio: dentista), allora la piattaforma propone in automatico tutti i servizi normalmente offerti dal dentista (es: “IMPLANTOLOGIA”, “PROTESI”, “ESTETICA DENTALE” e tutte le altre specializzazioni previste. Ovviamente, questo avviene anche per altre professioni quali, per esempio, l’Avvocato, il Commercialista, Agente Immobiliare, e via dicendo… Fase 10: creazione automatica, senza l’intervento dell’utilizzatore, del sito web. In questa fase termina il processo di creazione del sito e il sito stesso viene messo on line e indicizzato sui motori di ricerca (Google in primis); Fase 11: tramite e-mail, viene dato il link per l’accesso al pannello di controllo del proprio sito web. In questo pannello di controllo sarà possibile: – aggiornare l’aspetto estetico del sito (colori, logo, immagini e altro); – visionare la richiesta di servizi da parte del mercato dei potenziali clienti e/o clienti effettivi; – elaborare statistiche sui servizi offerti, sulle vendite, sugli incassi, sulla tipologia di cliente eccetera… – gestione dei servizi (relativi alla singola tipologia di professionista); – gestione delle fatture con creazione automatica dopo l’incasso e invio automatico al cassetto fiscale; – gestione dei ticket con i clienti – gestione relativa all’acquisto di pacchetti pubblicitari. In questo senso, l’inserzionista (cioè l’imprenditore o il professionista che utilizza la piattaforma) potrà comparire sui motori di ricerca e nelle pagine promozionali dei social networks in modo totalmente automatico senza necessità di effettuare alcun tipo di attività necessaria allo scopo. Tutto ciò avviene grazie all’algoritmo proprietario della SUNEX del Sig. Vella il quale lo ha brevettato e depositato presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MI.S.E) * il brevetto si estende a tutto il progetto – possibilità di acquistare una “segretaria” virtuale la quale è una persona in carne e ossa e che presta il suo servizio ad una pluralità di clienti; – possibilità di gestire la contabilità grazie ad una funzione che permette di gestire le fatture in entrata e in uscita con il calcolo separato dell’IVA a credito e a debito; – gestione automatizzata del calendario degli appuntamenti. In questo momento, l’utilizzatore può scegliere tra vari colori (“clicca qui”), tra vari “temi” (aspetto grafico del sito), tra vari Si fa presente un aspetto rilavante del progetto: tutte le fasi sopra indicate riguardano un sito web “da creare” per un nuovo cliente. Il brevetto prevede una funzione specifica e particolare: la possibilità di “convertire” un sito web già esistente (ma non ottimizzato) in un sito web con le caratteristiche tipiche dell’ottimizzazione. In tal senso, un’azienda o un professionista che abbiano già un dominio, possono trasferirlo sulla piattaforma della SUNEX ed ottimizzarlo in maniera automatica, senza sforzo e, soprattutto, senza specifiche competenze informatiche. 4. IL PIANO DI MARKETING E IL CONTESTO DI RIFERIMENTO: LO SCENARIO PRESENTE: Il processo di digitalizzazione delle PMI è lungo e tortuoso, ma ricco di opportunità. I trend della trasformazione digitale, d’altronde, hanno imposto alle imprese di qualsivoglia dimensione sfide tecnologiche, organizzative e culturali dure da affrontare. Competenze digitali e apertura al cambiamento sono la chiave, in particolar modo per le PMI italiane, realtà trainanti nel nostro Paese, ma ancora poco digitalizzate. Le PMI sono le realtà imprenditoriali portanti del nostro Paese e contribuiscono alla produzione del PIL in maniera rilevante e determinante. La domanda da porsi è: “Le PMI, possiedono gli strumenti digitali giusti per contribuire allo sviluppo del nostro sistema economico?” Siamo ben consci di quanto sia importante l’Innovazione Digitale per mantenere alta l’asticella della competizione di un’azienda o di un intero sistema economico. Il livello di digitalizzazione delle PMI, in particolare, è uno dei pilastri su cui si misura lo stato della trasformazione digitale di un Paese. Stando al D.E.S.I. (Digital Economy and Society Index), l’indice creato dalla Commissione Europea per misurare e monitorare i progressi dei Paesi europei in termini di digitalizzazione dell’economia e della società, il livello di digitalizzazione delle PMI italiane è al di sotto della media europea. In termini di vendite online, tanto per fare un esempio, le nostre PMI occupano la posizione 26 su 28, ben lontana dalle controparti di Paesi come Irlanda, Regno Unito e Germania. Anche in termini di integrazione delle tecnologie digitali e percorsi di digitalizzazione, le piccole e medie imprese sembrano ferme al palo. Sono notevoli i ritardi, specie in materia di presenza sul web, analisi di Big Data e infrastrutture tecnologiche avanzate. La recente crisi sanitaria legata al Covid-19 ha sicuramente rimescolato le carte in tavola. Il digitale ha rappresentato, durante i mesi della pandemia, l’unico strumento per le PMI in grado di garantire una certa continuità del business. Durante l’emergenza, il digitale ha rappresentato una condizione necessaria per rimanere competitivi e per sopravvivere. Le PMI hanno accelerato alcuni aspetti della trasformazione digitale, volti in particolare ad efficientare le risorse e ridurre i costi e garantire flessibilità nel lavoro. La sfida per il futuro, però, sarà passare da un approccio reattivo all’emergenza ad un approccio strategico e di lungo periodo, estendendo la digitalizzazione ai diversi processi e rivedendo i modelli di business. La digitalizzazione di un’impresa passa anche dalla propria visibilità online e dalla capacità di sfruttare i mezzi di marketing e comunicazione digitali. Benché l’80% delle PMI affermi di avere un proprio sito web, sono poche quelle che presentano siti veramente ottimizzati, performanti, mobile-responsive e costantemente aggiornati. Altrettanto poche le imprese di piccola e media dimensione che puntano su un canale e-Commerce proprietario e vendono online. Tale valore, nettamente inferiore a quello, comunque, relativamente basso delle grandi imprese italiane (25,8%), si attesta al di sotto della media europea (17.5%), con una distanza considerevole dai Paesi che fanno meglio. La pandemia ha portato in realtà le PMI ad un uso maggiore delle piattaforme e-commerce, con una crescita del +50% rispetto al periodo pre-Covid. Il trend non è stato quello di sviluppare piattaforme proprietarie, per la cui creazione mancano risorse economiche, competenze digitali interne e capacità di adattamento delle strutture e dei processi aziendali, bensì di rivolgersi a piattaforme terze. Sono scarsi anche gli investimenti in pubblicità online. Sono ancora molte le imprese, infatti, che investono esclusivamente in forme tradizionali locali quali stampa, radio o tv. Larga parte delle PMI che investe in Internet Advertising punta esclusivamente sui canali social, ma con budget limitati e sporadici. Le potenzialità tipiche dei canali online, come i motori di ricerca, i video, ma anche gli stessi social, di intercettare traffico qualificato e interessato per le diverse nicchie di mercato, restano dunque inespresse. Il ritardo “digitale” accumulato dalle PMI del nostro Paese, va precisato, è sensibile ma colmabile. Oggi, gran parte delle PMI in Italia è ben conscia del ruolo strategico che il digitale può giocare per il successo aziendale, tanto che quasi il 90% dei vertici aziendali considera l’innovazione una necessità per lo sviluppo del business. Un limite alla digitalizzazione delle piccole e medie imprese è la mancanza di competenze e figure aziendali specializzate. Ad oggi è difficile per una PMI dotarsi di “specialisti del digitale”: Innovation Manager per le attività legate ai percorsi di innovazione, eCommerce Manager, Data Scientist, addetti alla sicurezza informatica… Tutte figure presenti in maniera marginale nelle piccole e medie realtà. È significativo come il 18% delle PMI non abbia al proprio interno alcuna figura dedicata a queste mansioni. Le PMI preferiscono affidarsi a fornitori esterni, per lo sviluppo del sito web aziendale, la gestione dei canali online, l’implementazione di CRM o ERP o la gestione di campagne di web advertising. Difficile reperire sul mercato competenze ad hoc, certamente, ma manca anche la volontà e la possibilità di formare e aggiornare le risorse interne. Poche le iniziative in questo ambito, perlopiù informali e basiche. Lontani dal mondo delle PMI anche i nuovi modelli manageriali, sinonimo di produttività e flessibilità. Prima dell’emergenza, metà delle piccole e medie imprese, ad esempio, non adottava lo Smart Working e non ne era interessato, per motivi principalmente culturali. Durante l’emergenza il 58% delle PMI ha previsto per i propri dipendenti il lavoro a distanza e si è registrata una crescita anche in termini di dotazione digitale per il lavoro e la collaborazione da remoto. Si è registrato un aumento considerevole nell’uso di strumenti di web conference e chat per la collaborazione da remoto ed è aumentata anche la percentuale di PMI che utilizzano sistemi per lo scambio di file digitali. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, le attività portate avanti nel 2020 hanno consentito di rispondere a esigenze puntuali e non a ridisegnare le strategie di lungo periodo (cfr: https://blog.osservatori.net/it_it/digitalizzazione-pmi-italiane) LO SCENARIO FUTURO: descrivere Alla luce di quanto appena esposto, appare del tutto evidente il fatto che, se le PMI vogliono rimanere sui rispettivi mercati, hanno una sorta di “obbligo” a digitalizzare la loro attività. E, proprio in questo quadro, si inserisce la presente idea di business. Infatti, l’obiettivo del Sig. Vella è proprio quello di facilitare e aiutare le PMI italiane ad entrare nel mondo digitale il più velocemente possibile, senza sforzi, senza la necessità di aggiornamento che richiedono tempo e denaro e senza incorrere in quelle difficoltà tipiche di chi non conosce una materia ma è costretto, comunque, ad impararla. Si tratta di cogliere un’importante opportunità offerta dal mercato poiché, allo stato attuale, esistono alcune realtà on-line che “risolvono” alcuni aspetti essenziali del business per le imprese. In tal senso, un servizio come il noto “FATTURE IN CLOUD” ha risolto un aspetto essenziale delle imprese che riguarda la fatturazione elettronica. Allo stesso modo, a titolo di esempio, un’azienda come ZENDESK risolve l’aspetto della gestione dell’assistenza tramite ticket. E, ancora: MAILCHIMP è un’azienda che gestisce l’invio di newsletter per il marketing on-line. Si potrebbe continuare a citare esempi simili per la gestione di tantissimi altri servizi ma è preferibile interrompersi per fare la seguente considerazione: in tutti i casi si tratta di aziende che fatturano miliardi di dollari all’anno e che presentano una serie di limiti: Non comunicano tra loro. Questo aspetto implica che il cliente, per avere più servizi, è costretto a rivolgersi a varie aziende e a sottoscrivere più abbonamenti; Spesso sono in lingua inglese, poiché trattasi di azienda straniere (visto che in Italia c’è scarsità di aziende che offrono servizi digitali); Non comunicano con il sito web del cliente. Questo implica un’efficienza molto importante: queste piattaforme hanno la gestione separata dall’attività complessiva del sito web dell’azienda. In tal senso, quando un’impresa vende on-line, una piattaforma registra la vendita, una seconda piattaforma registra la fattura, una terza piattaforma gestisce i ticket e un’altra ancora gestisce l’e-mail marketing e così via per i vari aspetti della gestione. Appare del tutto evidente la perdita di efficienza e lo spreco di soldi necessari per mantenere una simile struttura. Esiste tuttavia, un modo per ottimizzare tutte queste funzioni: assumere un tecnico (o uno sviluppatore web) in grado di gestire tutte queste attività mettendo in contatto tutte le piattaforme coinvolte. Si tratta di una figura simile ad un “mediatore” che mette in contatto le parti con tempi di sviluppo lunghi, incerti e costosi. Ovviamente, il costo di questo “mediatore” varia al variare delle funzioni che gestisce il che implica un aspetto molto importante (e rilevante): spesso, la consulenza del “mediatore” costa migliaia di euro al mese con un corrispettivo di gestione mensile che la PMI è costretta a pagare se vuole essere un’azienda digitalizzata e al passo con i tempi. Il prezzo da pagare, se non si vuole essere fuor dal mercato, è altissimo. In questo scenario si inserisce la presente idea di business la quale si propone di risolvere, in un’unica soluzione, con un unico sito e con un unico abbonamento tutte le esigenze di digitalizzazione sopra elencate (oltre a quelle non elencate). 5.IL MERCATO È evidente che il mercato di riferimento è rappresentato da tutte le PMI italiane e da tutti i professionisti di ogni settore, di ogni dimensione e di ogni potenziale attività. Nello specifico, il Sig. Vella ha deciso di fare focus su quattro specifici segmenti di mercato: 1) settore Hotel/B&B 2) settore ristorazione 3) settore fitness/palestre 4) liberi professionisti Settore Hotel/B&B e simili Questo settore è uno di quelli che ha maggiormente risentito della crisi dovuta alla pandemia. Come noto, allo stato attuale, tutte le strutture di accoglienza turistica del mondo sono obbligate ad avere una vetrina all’interno delle die piattaforme più note quali www.booking.com e www.expedia.com e altre. Nonostante i costi esorbitanti (che vanno dal 15 al 30% del fatturato) per essere “pubblicizzati” su queste piattaforme, non essere presenti in queste “vetrine” significa stare fuori dal circuito, non avere visibilità sul web e, in ultima analisi, non ricevere clienti. Molto spesso gli hotel e/o altre strutture ricettive non hanno un sito web, non lo hanno aggiornato oppure è indicizzato male. Per queste e altre ragioni, spesso, queste piattaforme di prenotazione on-line offrono alla struttura ricettiva un servizio che separa l’attività ricettiva dal proprio sito web. Questo spiega la sostanziale “dipendenza” delle strutture ricettive da queste piattaforme. Con la presente idea di business, il Sig. Vella vuole: Dare la possibilità di creare in modo automatico il proprio sito web oppure di trasformarlo, aggiornandolo, grazie ai servizi della piattaforma; Fornire l’accesso completo alla gestione di tutti i servizi tipicamente offerti da un Hotel/B&B e simili. In tal senso si intendono tutte le attività relative alla prenotazione, alla gestione del cliente, all’offerta di servizi collaterali, gestione dei costi e dei ricavi, alla gestione della fatturazione elettronica, alla gestione dei ticket, della pubblicità e di tutte le altre attività connesse all’attività tipicamente svolta (ricezione turistica). Contestualmente il proprietario del sito web riceverà l’accesso a tutte le funzioni svolti dalla piattaforma. Rendere indipendenti le strutture ricettive rispetto alle piattaforme di prenotazione on-line; Rendere performanti e digitalizzate le strutture ricettive rispetto all’attuale carenza di digitalizzazione delle imprese del settore; Creare un numero di iscritti talmente alto da poter rivoluzionare il mondo della prenotazione, gestione e fruizione dell’attività turistica bypassando le OTA (On-line Travel Agency) e riducendo, di conseguenza, i costi per le strutture medesime. 2) settore ristorazione Allo stato attuale, questo settore risulta essere totalmente carente dal punto di vista della digitalizzazione. Infatti, la stragrande maggioranza dei ristoranti italiani sono molto arretrati dal punto di vista della digitalizzazione. Sono pochissimi, infatti, i ristoranti il cui sito web è progettato con obiettivi tipicamente commerciali: la stragrande maggioranza dei ristoranti, infatti, si serve di alcune piattaforme molto note come Gloovo, Just Eat, Deliveroo e simili le quali effettuano servizi di prenotazione on line e consegna (al posto del ristoratore) ma chiedono commissioni che, spesso arrivano anche al 40% del fatturato. Si tratta, a tutta evidenza, di servizi che erodono in modo sostanziale i margini di profitto del ristoratore. Anche nel caso di questo specifico segmento di mercato, la presente idea di business si presenta come la soluzione per rispondere alle esigenze del mercato. In tal senso, il Sig. Vella propone lo stesso iter esposto nelle pagine precedenti ossia: Creazione di un sito web digitalizzato o sua trasformazione con i vari gestionali standard necessari per gestire il business (del ristoratore); Creazione del menù digitale con QR code; Gestione della consegna a domicilio tramite prenotazione on-line con aggiornamenti sullo stato della consegna tramite messaggistica (WhattsApp e simili) Gestione di tutte le attività dirette e indirette (fatturazione, pagamento ecce cc..) Gestione della sala con prenotazione da remoto Tutte le attività sopra elencate possono essere svolte in modo automatizzato dalla stessa piattaforma oggetto della presente idea di business. 3) settore fitness/palestre Anche il settore del fitness risente del ritardo nella digitalizzazione ad eccezione dei grandi gruppi quali la Virgin o la Heaven Group le quali, però, detengono una piccola del mercato. Il mercato del fitness è rappresentato da una miriade di Piccole e Medie Imprese le quali, spesso, mancano di un adeguato sito web in grado di gestire tutte le operazioni quali: Iscrizione Pagamento e rinnovi automatici da sito web Prenotazione dei singoli corsi Video-lezioni E-mail marketing automatizzato e simili. L’idea, per questo specifico settore, consiste nel permettere all’imprenditore del settore fitness di “caricare” sul suo sito web i video delle varie attività fisiche svolte e renderle fruibili anche da casa. Come noto, durante il periodo della pandemia, sono tantissimi i personal trainer che hanno mantenuto in forma i propri clienti tramite video-lezioni on line. Pertanto, l’imprenditore del settore fitness che aderisce alla piattaforma del Sig. Vella non solo digitalizza la sua attività ma sgrava l’amministrazione della sua azienda da tutta una serie di attività che appesantiscono la stessa e che, spesso, sono svolte in modo non corretto. 4) liberi professionisti Questo segmento di mercato è quello che appare più arretrato dal punto di vista della digitalizzazione ed è quello che necessita di essere aggiornato il più velocemente possibile. Si tratta di un ampissimo mercato composto da medici, avvocati, notai, commercialisti, consulenti e tutte le altre categorie di professionisti che, al momento, gestiscono tutte le attività in maniera tradizionale. In tal senso, i professionisti citati oltre a non avere un proprio sito web, hanno una segretaria incaricata di gestire tutte le varie attività citate. Anche per questo segmento di business la presente idea si propone di risolvere: Attività tipiche di segreteria Attività di pagamento Attività di conversione dell’agenda da off-line ad on-line Ticket con i clienti Remind di appuntamenti tramite messaggistica Altro… Anche in questo caso, appare evidente il risparmio di efficienza che è possibile conseguire grazie all’acquisto dell’abbinamento alla piattaforma proposta in questa idea di business. I concorrenti Allo stato attuale, nel mercato non sono presenti concorrenti diretti in grado di offrire una soluzione “All in one” completamente automatizzata come la proposta del Sig. Vella. Come accennato nelle pagine precedenti, allo stato attuale tutte le categorie merceologiche citate (oltre a quelle non citate) sono costrette a sottoscrivere una serie di abbonamenti a vari servizi per avere un “servizio completo”. A mero titolo di esempio, un’attività che opera nel settore della ricezione turistica, è costretta: Ad iscriversi in una delle piattaforme di prenotazione on line (Booking e simili); A rivolgersi ad un web master per la creazione del sito web Rivolgersi ad uno specialista di posizionamento on-line, per ottimizzare il sito web Ad acquistare un software gestionale che, spesso, è scollegato dal sito web Ad acquistare un software per la gestione della fatturazione elettronica che, al momento, è scollegata dal sito web Ad acquistare un software per la gestione dei ticket con i clienti Ad acquistare un software per la gestione dell’e-mail marketing Ad affidarsi ad un social media manager per la gestione delle pubblicità sui motori di ricerca e sui principali social networks (Facebook, Instagram e simili) A sottoscrivere accordi per l’apertura di POS on-line E tante altre attività Come noto, la gestione di tutte le attività sopra elencate presenta dei costi fissi di gestione abbastanza elevati. Infatti, si va da poche decine a migliaia di euro al mese per poter utilizzare tutti questi servizi necessari alla gestione dell’attività. In tal senso e a titolo di esempio, l’abbonamento ad un software gestionale di prenotazione tipico di un albergo come “Passepartout” costa circa diecimila euro all’anno. Oltre a questo, a titolo di esempio, il software di gestione dell’e-mail marketing più utilizzato (MAILCHIMP) costa circa 200 euro al mese. E ancora: per la gestione dei ticket, il costo di un software come “ZENDESK” ha un costo di 49 euro al mese e via dicendo. È chiaro come un’azienda che voglia essere digitalizzata per rimanere competitiva sul mercato debba sostenere costi fissi mensili alquanto rilevanti per la gestione di tutte le operazioni. Si potrebbe proseguire con una serie di esempi abbastanza ampia ma, alla luce di quanto esposto sopra, una cosa è chiara: allo stato attuale non ci sono concorrenti diretti nel mercato. Come moltissime idee nate nell’ambito del mercato digitale, la presente idea di business si propone di risolvere una serie di criticità tipicamente espresse dai target individuati al fine di rendere più semplici le attività digitalizzate. 6. LE STRATEGIE DI PROMOZIONE La promozione della presente idea di business avverrò attraverso: Pubblicità tramite social networks (Facebook, LinkedIn, Instagram e simili): in questo caso, le attività della SUNEX saranno pubblicizzate tramite la creazione di mini-video ad hoc per i settori coinvolti. In tal senso, e a titolo di esempio, possono essere utilizzati sistemi di tracciamento on-line (c.d. “remarketing”) al fine di identificare le ricerche effettuate dai singoli soggetti; Pubblicità sui principali motori di ricerca (Google, Yahhoo e simili); questa attività consiste nell’indicizzazione tramite “keywords” o “keyphrases” l’attività della SUNEX; Coinvolgimento di influencer di settore: questa attività riguarda l’ingaggio vero e proprio di personaggi che sono seguiti da professionisti e imprenditori nei singoli settori coinvolti; Presenza in fiere e manifestazioni off-line (appena sarà nuovamente possibile). In questo caso si tratta di acquistare spazi espositivi in fiere di settore (a titolo di esempio, nel settore dell’accoglienza turistica, HO.Re.CA, Host e simili) al fine di promuovere l’attività Pubblicità “tradizionale” in radio. In questo caso le attività promozionali consisteranno nell’acquisto di appositi spazi pubblicitari nelle più importanti emittenti radiofoniche del Paese Pubblicità su un’applicazione musicale come “Spotify” Creazione di podcast 7.IL PRODOTTO Come evidenziato nelle pagine precedenti, la presente idea di business consiste nell’offerta di un servizio “All Inclusive” in grado di agevolare il processo di digitalizzazione delle attività elencate nelle pagine precedenti. Come ampiamenti esposto, il servizio consiste nella fornitura di un pacchetto a basso costo che contiene: Creazione del sito web ex-novo; Ottimizzazione di un sito web già esistente Creazione di software gestionali in grado di gestire le attività amministrative delle imprese coinvolte. 8. IL PROCESSO DI PRODUZIONE/EROGAZIONE Nel momento in cui un potenziale cliente desideri utilizzare i servizi della piattaforma, l’erogazione dei servizi medesimi avviene seguendo uno schema fatto di una serie di fasi che iniziano con la prima interazione da parte del potenziale cliente. Alla base della piattaforma c’è il concetto di “semplicità” di tutte le operazioni che si susseguono. In tal senso, quindi, per esempio, un ristoratore che desideri creare il proprio sito web si trova di fronte ad un semplice campo nel quale inserire il dominio del suo ristorante. Dopo questa prima fase, la piattaforma pone al cliente una serie di domande (cfr. Par. “L’idea di business” del presente progetto) che servono per la personalizzazione del sito web sia in front-end che in back-end (ossia la parte “pubblica” visibile in rete che quella “interna” visibile dalla piattaforma). A questo punto la piattaforma crea uno spazio web dedicato al cliente in modo del tutto automatico. Si specifica che essere proprietari della piattaforma comporta un vantaggio rilevante. Infatti, il codice di sviluppo della piattaforma è stato progettato per “ospitare” centinaia di migliaia di siti web senza incremento dei costi marginali. In pratica, viene creato uno “spazio web” dedicato ad ogni singolo cliente secondo lo stesso schema utilizzato dai social networks come Facebook, Instagram e altri. L’unico costo (iniziale) è quello di sviluppo della piattaforma la quale, successivamente, sarà in grado di “produrre” siti web a costo zero ma che possono essere venduti con un abbonamento mensile che varia da un minimo di 29 euro fino ad un massimo 999 euro al mese, dipendentemente dalla dimensione aziendale e dal numero di operazioni mensili che vengono effettuate. La creazione del sito web è funzionale alla vendita di una serie di “servizi extra” personalizzati che possono essere venduti al cliente. Per “servizi extra” si intendono: Servizi di pubblicità su tutte le piattaforme social e non; Creazione e gestione di caselle PEC certificate; Gestione dell’e-mail marketing del dominio (seguendo lo schema dei principali provider) Acquisto della segretaria virtuale Vendita di “Temi Premium” a pagamento Vendita della fatturazione personalizzato (con logo, immagine e altro dell’impresa) Servizio di messaggistica via WhattsApp per posizionamento e comunicazione e così via… Un aspetto molto importante del business è la gestione delle transazioni on-line di tutte le operazioni che effettua ogni singola attività che si registra e crea il suo sito al suo interno. Per la gestione di ogni operazione la piattaforma “trattiene” una commissione del 2,5% sul transato. Si fa presente che piattaforme similari, POS on line, servizi come Paypal e altri ancora che già operano nel mercato, trattengono commissioni che vanno da un minimo del 2,2 ad un massimo del 3% su ogni transazione offrendo solo servizi di pagamento on-line e non anche tutti i servizi offerti dalla piattaforma. È del tutto evidente che la gestione dei pagamenti sia uno degli aspetti più delicati della gestione del business e che, pertanto, richiede il massimo livello di affidabilità, professionalità e sicurezza. Per garantire la massima sicurezza il Sig. Vella ha già stretto accordi di partnership con la ADYEN Ltd che è considerato uno dei più importanti gestori di POS a livello mondiale. Tanto per fare qualche esempio, questo POS viene utilizzato da Spotify (la prima app di musica in streaming a livello mondiale), Netflix, E-Bay, Facebook, LinkedIn, Uber e tanti altri ancora. L’obiettivo principale della presente idea di business è quello di far “entrare” all’interno della piattaforma il più alto numero di clienti possibile ad un basso costo dando loro un alto valore a costo marginale ridotto. Una volta entrato, il cliente ha la possibilità di utilizzare una serie di servizi personalizzati solo su richiesta. Qualora non li desiderasse avrà comunque la possibilità di utilizzare i servizi offerti dalla piattaforma al costo base mensile che gli permetteranno di digitalizzare la propria attività e renderla competitiva sul mercato. Il vantaggio competitivo della presente idea di business consiste nel fatto che il software proprietario (e brevettato) è “ottimizzato” per effettuare tutte le operazioni in un tempo estremamente ridotto e con costi estremamente contenuti. Infatti, solitamente, chi costruisce siti web su piattaforme come Wordpress all’interno delle quali non c’è libertà di ottimizzazione, è costretto a seguire la

Innovazione

Breve descrizione degli aspetti di innovazione che caratterizzano il business dell’impresa Da alcuni degli esempi sopra citati, appare evidente la competenza del Sig. Vella nell’ambito della progettazione di piattaforme e siti rivolti alla soluzione delle difficoltà di informatizzazione delle imprese e/o dei professionisti. Infatti, dai dati sopra descritti appare evidente come l’idea di business che si presenta in questo progetto si proponga come una soluzione al problema della digitalizzazione delle imprese italiane.Infatti, la presente idea di business consiste nella realizzazione di una piattaforma in grado di creare in maniera “automatica” e veloce un sito web, indipendentemente dal livello “culturale” dell’utilizzatore. La piattaforma si propone di risolvere tutti quei problemi che sono stati elencati nell’executive summary del presente progetto ossia: Ricerca del migliore host per ospitare il sito web Ricerca del social media manager per la gestione delle pubblicità Ricerca del web master in grado di ingegnerizzare il sitoe via dicendo. Si tratta, a tutta evidenza, di competenze che l’imprenditore e/o il professionista medio non possiede e per ottenere le quali è necessario investire molto tempo e molti soldi. Cosa che, a tutta evidenza, contrasta con l’attività tipicamente svolta da un imprenditore o da un professionista. Quello appena descritto è il motivo principale per il quale il nostro Paese presenta i ritardi di digitalizzazione cui si è fatto cenno nelle pagine precedenti.Ebbene, la facilità di utilizzo della piattaforma consentirà di creare siti web “user friendly” in “modalità guidata” caratterizzati da una facilissima accessibilità e, soprattutto, da un’utilizzazione intuitiva. In tal senso, lo schema progettuale da cui il Sig. Vella ha tratto ispirazione è quello di Facebook, la piattaforma social più nota del mondo che deve il suo successo proprio alla facilità di utilizzo e alla intuitività delle funzioni che sono alla portata di tutti, a prescindere da età, scolarizzazione e background professionale.La piattaforma “guida” l’utilizzatore nella creazione del suo sito web seguendo una serie di fasi:Fase 1: “scegli come chiamare il tuo sito” (click di invio) Fase 2: “Che tipo di lavoro fai?” (scelta tra varie tipologie e click di invio). In questa fase viene chiesto di specificare il tipo di lavoro svolto. Per fare un esempio, se il professionista è un “medico” la piattaforma chiede “Che tipo di medico sei? A questo punto la piattaforma passa alla Fase 3: specificando “dentista” oppure “ginecologo”, oppure “cardiologo” eccetera. Queste domande vengono poste perché per ognuna delle categorie presenti c’è una diversa struttura web che delinea il sito Fase 4: la piattaforma chiede “come vuoi il sito?”. In questa fase si passa alla personalizzazione del sito tramite un’altra semplice domanda: Fase 5: “Di che colore vuoi il sito?” e “quale struttura grafica preferisci?” Fase 6: “Vuoi inserire il tuo logo?”. In questa fase l’imprenditore e/o il professionista può scegliere di inserire un proprio logo oppure di crearne uno tramite l’aiuto della piattaforma Fase 7: “Vuoi inserire qualche immagine?”. In questa fase viene chiesto se si desidera inserire qualche foto esplicativa dell’attività svolta. Con un semplice trascinamento è possibile inserire le immagini che si desidera inserire (come quando Facebook chiede di creare un album fotografico) Fase 8: “Inserisci i dati anagrafici della tua azienda”. In questa fase viene richiesto di inserire l’anagrafica dell’azienda (Nome, indirizzo, PEC e simili). La piattaforma colloca in automatico le condizioni all’interno della Cookie policy, della “privacy policy” e in tutti i settori del sito in cui è necessario rispettare gli obblighi di legge e la normativa vigente Fase 9: “Inserisci il prezzo dei tuoi servizi”. Può sembrare di aver dimenticato una fase, ossia quella relativa alla tipologia di servizi da offrire. Questo aspetto è risolto direttamente dalla piattaforma poiché presenta le varie modalità con le quali è possibile svolgere il proprio lavoro. Per tornare all’esempio visto sopra (il medico), la piattaforma propone una serie di opzioni: “Dentista”, “ginecologo”, “cardiologo” o altro. Se un medico è specializzato in qualche segmento non previsto dalla piattaforma, ha la possibilità di inserire la sua specializzazione in modo autonomo. Nel caso in cui, invece, il medico (o qualunque altro professionista) dovesse svolgere una delle specializzazioni previste dalla piattaforma (esempio: dentista), allora la piattaforma propone in automatico tutti i servizi normalmente offerti dal dentista (es: “IMPLANTOLOGIA”, “PROTESI”, “ESTETICA DENTALE” e tutte le altre specializzazioni previste. Ovviamente, questo avviene anche per altre professioni quali, per esempio, l’Avvocato, il Commercialista, Agente Immobiliare, e via dicendo… Fase 10: creazione automatica, senza l’intervento dell’utilizzatore, del sito web. In questa fase termina il processo di creazione del sito e il sito stesso viene messo on line e indicizzato sui motori di ricerca (Google in primis) Fase 11: tramite e-mail, viene dato il link per l’accesso al pannello di controllo del proprio sito web. In questo pannello di controllo sarà possibile: – aggiornare l’aspetto estetico del sito (colori, logo, immagini e altro) – visionare la richiesta di servizi da parte del mercato dei potenziali clienti e/o clienti effettivi – elaborare statistiche sui servizi offerti, sulle vendite, sugli incassi, sulla tipologia di cliente eccetera… – gestione dei servizi (relativi alla singola tipologia di professionista) – gestione delle fatture con creazione automatica dopo l’incasso e invio automatico al cassetto fiscale – gestione dei ticket con i clienti – gestione relativa all’acquisto di pacchetti pubblicitari. In questo senso, l’inserzionista (cioè l’imprenditore o il professionista che utilizza la piattaforma) potrà comparire sui motori di ricerca e nelle pagine promozionali dei social networks in modo totalmente automatico senza necessità di effettuare alcun tipo di attività necessaria allo scopo. Tutto ciò avviene grazie all’algoritmo proprietario della SUNEX del Sig. Vella il quale lo ha brevettato e depositato presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MI.S.E) * il brevetto si estende a tutto il progetto – possibilità di acquistare una “segretaria” virtuale la quale è una persona in carne e ossa e che presta il suo servizio ad una pluralità di clienti – possibilità di gestire la contabilità grazie ad una funzione che permette di gestire le fatture in entrata e in uscita con il calcolo separato dell’IVA a credito e a debito – gestione automatizzata del calendario degli appuntamenti. In questo momento, l’utilizzatore può scegliere tra vari colori (“clicca qui”), tra vari “temi” (aspetto grafico del sito), tra variSi fa presente un aspetto rilavante del progetto: tutte le fasi sopra indicate riguardano un sito web “da creare” per un nuovo cliente. Il brevetto prevede una funzione specifica e particolare: la possibilità di “convertire” un sito web già esistente (ma non ottimizzato) in un sito web con le caratteristiche tipiche dell’ottimizzazione. In tal senso, un’azienda o un professionista che abbiano già un dominio, possono trasferirlo sulla piattaforma della SUNEX ed ottimizzarlo in maniera automatica, senza sforzo e, soprattutto, senza specifiche competenze informatiche.4. IL PIANO DI MARKETING E IL CONTESTO DI RIFERIMENTO:LO SCENARIO PRESENTE:Il processo di digitalizzazione delle PMI è lungo e tortuoso, ma ricco di opportunità. I trend della trasformazione digitale, d’altronde, hanno imposto alle imprese di qualsivoglia dimensione sfide tecnologiche, organizzative e culturali dure da affrontare. Competenze digitali e apertura al cambiamento sono la chiave, in particolar modo per le PMI italiane, realtà trainanti nel nostro Paese, ma ancora poco digitalizzate. Le PMI sono le realtà imprenditoriali portanti del nostro Paese e contribuiscono alla produzione del PIL in maniera rilevante e determinante. La domanda da porsi è: “Le PMI, possiedono gli strumenti digitali giusti per contribuire allo sviluppo del nostro sistema economico?” Siamo ben consci di quanto sia importante l’Innovazione Digitale per mantenere alta l’asticella della competizione di un’azienda o di un intero sistema economico. Il livello di digitalizzazione delle PMI, in particolare, è uno dei pilastri su cui si misura lo stato della trasformazione digitale di un Paese.Stando al D.E.S.I. (Digital Economy and Society Index), l’indice creato dalla Commissione Europea per misurare e monitorare i progressi dei Paesi europei in termini di digitalizzazione dell’economia e della società, il livello di digitalizzazione delle PMI italiane è al di sotto della media europea. In termini di vendite online, tanto per fare un esempio, le nostre PMI occupano la posizione 26 su 28, ben lontana dalle controparti di Paesi come Irlanda, Regno Unito e Germania.Anche in termini di integrazione delle tecnologie digitali e percorsi di digitalizzazione, le piccole e medie imprese sembrano ferme al palo. Sono notevoli i ritardi, specie in materia di presenza sul web, analisi di Big Data e infrastrutture tecnologiche avanzate.La recente crisi sanitaria legata al Covid-19 ha sicuramente rimescolato le carte in tavola. Il digitale ha rappresentato, durante i mesi della pandemia, l’unico strumento per le PMI in grado di garantire una certa continuità del business. Durante l’emergenza, il digitale ha rappresentato una condizione necessaria per rimanere competitivi e per sopravvivere. Le PMI hanno accelerato alcuni aspetti della trasformazione digitale, volti in particolare ad efficientare le risorse e ridurre i costi e garantire flessibilità nel lavoro. La sfida per il futuro, però, sarà passare da un approccio reattivo all’emergenza ad un approccio strategico e di lungo periodo, estendendo la digitalizzazione ai diversi processi e rivedendo i modelli di business.La digitalizzazione di un’impresa passa anche dalla propria visibilità online e dalla capacità di sfruttare i mezzi di marketing e comunicazione digitali. Benché l’80% delle PMI affermi di avere un proprio sito web, sono poche quelle che presentano siti veramente ottimizzati, performanti, mobile-responsive e costantemente aggiornati.Altrettanto poche le imprese di piccola e media dimensione che puntano su un canale e-Commerce proprietario e vendono online. Tale valore, nettamente inferiore a quello, comunque, relativamente basso delle grandi imprese italiane (25,8%), si attesta al di sotto della media europea (17.5%), con una distanza considerevole dai Paesi che fanno meglio. La pandemia ha portato in realtà le PMI ad un uso maggiore delle piattaforme e-commerce, con una crescita del +50% rispetto al periodo pre-Covid. Il trend non è stato quello di sviluppare piattaforme proprietarie, per la cui creazione mancano risorse economiche, competenze digitali interne e capacità di adattamento delle strutture e dei processi aziendali, bensì di rivolgersi a piattaforme terze.Sono scarsi anche gli investimenti in pubblicità online. Sono ancora molte le imprese, infatti, che investono esclusivamente in forme tradizionali locali quali stampa, radio o tv. Larga parte delle PMI che investe in Internet Advertising punta esclusivamente sui canali social, ma con budget limitati e sporadici. Le potenzialità tipiche dei canali online, come i motori di ricerca, i video, ma anche gli stessi social, di intercettare traffico qualificato e interessato per le diverse nicchie di mercato, restano dunque inespresse. Il ritardo “digitale” accumulato dalle PMI del nostro Paese, va precisato, è sensibile ma colmabile. Oggi, gran parte delle PMI in Italia è ben conscia del ruolo strategico che il digitale può giocare per il successo aziendale, tanto che quasi il 90% dei vertici aziendali considera l’innovazione una necessità per lo sviluppo del business.Un limite alla digitalizzazione delle piccole e medie imprese è la mancanza di competenze e figure aziendali specializzate.Ad oggi è difficile per una PMI dotarsi di “specialisti del digitale”: Innovation Manager per le attività legate ai percorsi di innovazione, eCommerce Manager, Data Scientist, addetti alla sicurezza informatica… Tutte figure presenti in maniera marginale nelle piccole e medie realtà. È significativo come il 18% delle PMI non abbia al proprio interno alcuna figura dedicata a queste mansioni.Le PMI preferiscono affidarsi a fornitori esterni, per lo sviluppo del sito web aziendale, la gestione dei canali online, l’implementazione di CRM o ERP o la gestione di campagne di web advertising. Difficile reperire sul mercato competenze ad hoc, certamente, ma manca anche la volontà e la possibilità di formare e aggiornare le risorse interne. Poche le iniziative in questo ambito, perlopiù informali e basiche.Lontani dal mondo delle PMI anche i nuovi modelli manageriali, sinonimo di produttività e flessibilità. Prima dell’emergenza, metà delle piccole e medie imprese, ad esempio, non adottava lo Smart Working e non ne era interessato, per motivi principalmente culturali. Durante l’emergenza il 58% delle PMI ha previsto per i propri dipendenti il lavoro a distanza e si è registrata una crescita anche in termini di dotazione digitale per il lavoro e la collaborazione da remoto. Si è registrato un aumento considerevole nell’uso di strumenti di web conference e chat per la collaborazione da remoto ed è aumentata anche la percentuale di PMI che utilizzano sistemi per lo scambio di file digitali. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, le attività portate avanti nel 2020 hanno consentito di rispondere a esigenze puntuali e non a ridisegnare le strategie di lungo periodo (cfr: https://blog.osservatori.net/it_it/digitalizzazione-pmi-italiane)LO SCENARIO FUTURO: descrivereAlla luce di quanto appena esposto, appare del tutto evidente il fatto che, se le PMI vogliono rimanere sui rispettivi mercati, hanno una sorta di “obbligo” a digitalizzare la loro attività. E, proprio in questo quadro, si inserisce la presente idea di business. Infatti, l’obiettivo del Sig. Vella è proprio quello di facilitare e aiutare le PMI italiane ad entrare nel mondo digitale il più velocemente possibile, senza sforzi, senza la necessità di aggiornamento che richiedono tempo e denaro e senza incorrere in quelle difficoltà tipiche di chi non conosce una materia ma è costretto, comunque, ad impararla.Si tratta di cogliere un’importante opportunità offerta dal mercato poiché, allo stato attuale, esistono alcune realtà on-line che “risolvono” alcuni aspetti essenziali del business per le imprese. In tal senso, un servizio come il noto “FATTURE IN CLOUD” ha risolto un aspetto essenziale delle imprese che riguarda la fatturazione elettronica. Allo stesso modo, a titolo di esempio, un’azienda come ZENDESK risolve l’aspetto della gestione dell’assistenza tramite ticket. E, ancora: MAILCHIMP è un’azienda che gestisce l’invio di newsletter per il marketing on-line.Si potrebbe continuare a citare esempi simili per la gestione di tantissimi altri servizi ma è preferibile interrompersi per fare la seguente considerazione: in tutti i casi si tratta di aziende che fatturano miliardi di dollari all’anno e che presentano una serie di limiti: Non comunicano tra loro. Questo aspetto implica che il cliente, per avere più servizi, è costretto a rivolgersi a varie aziende e a sottoscrivere più abbonamenti Spesso sono in lingua inglese, poiché trattasi di azienda straniere (visto che in Italia c’è scarsità di aziende che offrono servizi digitali) Non comunicano con il sito web del cliente. Questo implica un’efficienza molto importante: queste piattaforme hanno la gestione separata dall’attività complessiva del sito web dell’azienda. In tal senso, quando un’impresa vende on-line, una piattaforma registra la vendita, una seconda piattaforma registra la fattura, una terza piattaforma gestisce i ticket e un’altra ancora gestisce l’e-mail marketing e così via per i vari aspetti della gestione. Appare del tutto evidente la perdita di efficienza e lo spreco di soldi necessari per mantenere una simile struttura. Esiste tuttavia, un modo per ottimizzare tutte queste funzioni: assumere un tecnico (o uno sviluppatore web) in grado di gestire tutte queste attività mettendo in contatto tutte le piattaforme coinvolte. Si tratta di una figura simile ad un “mediatore” che mette in contatto le parti con tempi di sviluppo lunghi, incerti e costosi. Ovviamente, il costo di questo “mediatore” varia al variare delle funzioni che gestisce il che implica un aspetto molto importante (e rilevante): spesso, la consulenza del “mediatore” costa migliaia di euro al mese con un corrispettivo di gestione mensile che la PMI è costretta a pagare se vuole essere un’azienda digitalizzata e al passo con i tempi.Il prezzo da pagare, se non si vuole essere fuor dal mercato, è altissimo.In questo scenario si inserisce la presente idea di business la quale si propone di risolvere, in un’unica soluzione, con un unico sito e con un unico abbonamento tutte le esigenze di digitalizzazione sopra elencate (oltre a quelle non elencate).5.IL MERCATOÈ evidente che il mercato di riferimento è rappresentato da tutte le PMI italiane e da tutti i professionisti di ogni settore, di ogni dimensione e di ogni potenziale attività. Nello specifico, il Sig. Vella ha deciso di fare focus su quattro specifici segmenti di mercato:1) settore Hotel/B&amp B 2) settore ristorazione 3) settore fitness/palestre 4) liberi professionistiSettore Hotel/B&amp B e simili Questo settore è uno di quelli che ha maggiormente risentito della crisi dovuta alla pandemia. Come noto, allo stato attuale, tutte le strutture di accoglienza turistica del mondo sono obbligate ad avere una vetrina all’interno delle die piattaforme più note quali www.booking.com e www.expedia.com e altre. Nonostante i costi esorbitanti (che vanno dal 15 al 30% del fatturato) per essere “pubblicizzati” su queste piattaforme, non essere presenti in queste “vetrine” significa stare fuori dal circuito, non avere visibilità sul web e, in ultima analisi, non ricevere clienti. Molto spesso gli hotel e/o altre strutture ricettive non hanno un sito web, non lo hanno aggiornato oppure è indicizzato male. Per queste e altre ragioni, spesso, queste piattaforme di prenotazione on-line offrono alla struttura ricettiva un servizio che separa l’attività ricettiva dal proprio sito web. Questo spiega la sostanziale “dipendenza” delle strutture ricettive da queste piattaforme.Con la presente idea di business, il Sig. Vella vuole: Dare la possibilità di creare in modo automatico il proprio sito web oppure di trasformarlo, aggiornandolo, grazie ai servizi della piattaforma Fornire l’accesso completo alla gestione di tutti i servizi tipicamente offerti da un Hotel/B&amp B e simili. In tal senso si intendono tutte le attività relative alla prenotazione, alla gestione del cliente, all’offerta di servizi collaterali, gestione dei costi e dei ricavi, alla gestione della fatturazione elettronica, alla gestione dei ticket, della pubblicità e di tutte le altre attività connesse all’attività tipicamente svolta (ricezione turistica). Contestualmente il proprietario del sito web riceverà l’accesso a tutte le funzioni svolti dalla piattaforma. Rendere indipendenti le strutture ricettive rispetto alle piattaforme di prenotazione on-line Rendere performanti e digitalizzate le strutture ricettive rispetto all’attuale carenza di digitalizzazione delle imprese del settore Creare un numero di iscritti talmente alto da poter rivoluzionare il mondo della prenotazione, gestione e fruizione dell’attività turistica bypassando le OTA (On-line Travel Agency) e riducendo, di conseguenza, i costi per le strutture medesime.2) settore ristorazione Allo stato attuale, questo settore risulta essere totalmente carente dal punto di vista della digitalizzazione. Infatti, la stragrande maggioranza dei ristoranti italiani sono molto arretrati dal punto di vista della digitalizzazione. Sono pochissimi, infatti, i ristoranti il cui sito web è progettato con obiettivi tipicamente commerciali: la stragrande maggioranza dei ristoranti, infatti, si serve di alcune piattaforme molto note come Gloovo, Just Eat, Deliveroo e simili le quali effettuano servizi di prenotazione on line e consegna (al posto del ristoratore) ma chiedono commissioni che, spesso arrivano anche al 40% del fatturato. Si tratta, a tutta evidenza, di servizi che erodono in modo sostanziale i margini di profitto del ristoratore. Anche nel caso di questo specifico segmento di mercato, la presente idea di business si presenta come la soluzione per rispondere alle esigenze del mercato.In tal senso, il Sig. Vella propone lo stesso iter esposto nelle pagine precedenti ossia: Creazione di un sito web digitalizzato o sua trasformazione con i vari gestionali standard necessari per gestire il business (del ristoratore) Creazione del menù digitale con QR code Gestione della consegna a domicilio tramite prenotazione on-line con aggiornamenti sullo stato della consegna tramite messaggistica (WhattsApp e simili) Gestione di tutte le attività dirette e indirette (fatturazione, pagamento ecce cc..) Gestione della sala con prenotazione da remotoTutte le attività sopra elencate possono essere svolte in modo automatizzato dalla stessa piattaforma oggetto della presente idea di business.3) settore fitness/palestre Anche il settore del fitness risente del ritardo nella digitalizzazione ad eccezione dei grandi gruppi quali la Virgin o la Heaven Group le quali, però, detengono una piccola del mercato. Il mercato del fitness è rappresentato da una miriade di Piccole e Medie Imprese le quali, spesso, mancano di un adeguato sito web in grado di gestire tutte le operazioni quali: Iscrizione Pagamento e rinnovi automatici da sito web Prenotazione dei singoli corsi Video-lezioni E-mail marketing automatizzato e simili.L’idea, per questo specifico settore, consiste nel permettere all’imprenditore del settore fitness di “caricare” sul suo sito web i video delle varie attività fisiche svolte e renderle fruibili anche da casa. Come noto, durante il periodo della pandemia, sono tantissimi i personal trainer che hanno mantenuto in forma i propri clienti tramite video-lezioni on line. Pertanto, l’imprenditore del settore fitness che aderisce alla piattaforma del Sig. Vella non solo digitalizza la sua attività ma sgrava l’amministrazione della sua azienda da tutta una serie di attività che appesantiscono la stessa e che, spesso, sono svolte in modo non corretto.4) liberi professionisti Questo segmento di mercato è quello che appare più arretrato dal punto di vista della digitalizzazione ed è quello che necessita di essere aggiornato il più velocemente possibile. Si tratta di un ampissimo mercato composto da medici, avvocati, notai, commercialisti, consulenti e tutte le altre categorie di professionisti che, al momento, gestiscono tutte le attività in maniera tradizionale. In tal senso, i professionisti citati oltre a non avere un proprio sito web, hanno una segretaria incaricata di gestire tutte le varie attività citate. Anche per questo segmento di business la presente idea si propone di risolvere: Attività tipiche di segreteria Attività di pagamento Attività di conversione dell’agenda da off-line ad on-line Ticket con i clienti Remind di appuntamenti tramite messaggistica Altro…Anche in questo caso, appare evidente il risparmio di efficienza che è possibile conseguire grazie all’acquisto dell’abbinamento alla piattaforma proposta in questa idea di business.I concorrenti Allo stato attuale, nel mercato non sono presenti concorrenti diretti in grado di offrire una soluzione “All in one” completamente automatizzata come la proposta del Sig. Vella. Come accennato nelle pagine precedenti, allo stato attuale tutte le categorie merceologiche citate (oltre a quelle non citate) sono costrette a sottoscrivere una serie di abbonamenti a vari servizi per avere un “servizio completo”. A mero titolo di esempio, un’attività che opera nel settore della ricezione turistica, è costretta: Ad iscriversi in una delle piattaforme di prenotazione on line (Booking e simili) A rivolgersi ad un web master per la creazione del sito web Rivolgersi ad uno specialista di posizionamento on-line, per ottimizzare il sito web Ad acquistare un software gestionale che, spesso, è scollegato dal sito web Ad acquistare un software per la gestione della fatturazione elettronica che, al momento, è scollegata dal sito web Ad acquistare un software per la gestione dei ticket con i clienti Ad acquistare un software per la gestione dell’e-mail marketing Ad affidarsi ad un social media manager per la gestione delle pubblicità sui motori di ricerca e sui principali social networks (Facebook, Instagram e simili) A sottoscrivere accordi per l’apertura di POS on-line E tante altre attività Come noto, la gestione di tutte le attività sopra elencate presenta dei costi fissi di gestione abbastanza elevati. Infatti, si va da poche decine a migliaia di euro al mese per poter utilizzare tutti questi servizi necessari alla gestione dell’attività.In tal senso e a titolo di esempio, l’abbonamento ad un software gestionale di prenotazione tipico di un albergo come “Passepartout” costa circa diecimila euro all’anno. Oltre a questo, a titolo di esempio, il software di gestione dell’e-mail marketing più utilizzato (MAILCHIMP) costa circa 200 euro al mese. E ancora: per la gestione dei ticket, il costo di un software come “ZENDESK” ha un costo di 49 euro al mese e via dicendo. È chiaro come un’azienda che voglia essere digitalizzata per rimanere competitiva sul mercato debba sostenere costi fissi mensili alquanto rilevanti per la gestione di tutte le operazioni.Si potrebbe proseguire con una serie di esempi abbastanza ampia ma, alla luce di quanto esposto sopra, una cosa è chiara: allo stato attuale non ci sono concorrenti diretti nel mercato. Come moltissime idee nate nell’ambito del mercato digitale, la presente idea di business si propone di risolvere una serie di criticità tipicamente espresse dai target individuati al fine di rendere più semplici le attività digitalizzate.6. LE STRATEGIE DI PROMOZIONELa promozione della presente idea di business avverrò attraverso: Pubblicità tramite social networks (Facebook, LinkedIn, Instagram e simili): in questo caso, le attività della SUNEX saranno pubblicizzate tramite la creazione di mini-video ad hoc per i settori coinvolti. In tal senso, e a titolo di esempio, possono essere utilizzati sistemi di tracciamento on-line (c.d. “remarketing”) al fine di identificare le ricerche effettuate dai singoli soggetti Pubblicità sui principali motori di ricerca (Google, Yahhoo e simili) questa attività consiste nell’indicizzazione tramite “keywords” o “keyphrases” l’attività della SUNEX Coinvolgimento di influencer di settore: questa attività riguarda l’ingaggio vero e proprio di personaggi che sono seguiti da professionisti e imprenditori nei singoli settori coinvolti Presenza in fiere e manifestazioni off-line (appena sarà nuovamente possibile). In questo caso si tratta di acquistare spazi espositivi in fiere di settore (a titolo di esempio, nel settore dell’accoglienza turistica, HO.Re.CA, Host e simili) al fine di promuovere l’attività Pubblicità “tradizionale” in radio. In questo caso le attività promozionali consisteranno nell’acquisto di appositi spazi pubblicitari nelle più importanti emittenti radiofoniche del Paese Pubblicità su un’applicazione musicale come “Spotify” Creazione di podcast7.IL PRODOTTOCome evidenziato nelle pagine precedenti, la presente idea di business consiste nell’offerta di un servizio “All Inclusive” in grado di agevolare il processo di digitalizzazione delle attività elencate nelle pagine precedenti. Come ampiamenti esposto, il servizio consiste nella fornitura di un pacchetto a basso costo che contiene: Creazione del sito web ex-novo Ottimizzazione di un sito web già esistente Creazione di software gestionali in grado di gestire le attività amministrative delle imprese coinvolte.8. IL PROCESSO DI PRODUZIONE/EROGAZIONENel momento in cui un potenziale cliente desideri utilizzare i servizi della piattaforma, l’erogazione dei servizi medesimi avviene seguendo uno schema fatto di una serie di fasi che iniziano con la prima interazione da parte del potenziale cliente. Alla base della piattaforma c’è il concetto di “semplicità” di tutte le operazioni che si susseguono. In tal senso, quindi, per esempio, un ristoratore che desideri creare il proprio sito web si trova di fronte ad un semplice campo nel quale inserire il dominio del suo ristorante.Dopo questa prima fase, la piattaforma pone al cliente una serie di domande (cfr. Par. “L’idea di business” del presente progetto) che servono per la personalizzazione del sito web sia in front-end che in back-end (ossia la parte “pubblica” visibile in rete che quella “interna” visibile dalla piattaforma). A questo punto la piattaforma crea uno spazio web dedicato al cliente in modo del tutto automatico.Si specifica che essere proprietari della piattaforma comporta un vantaggio rilevante. Infatti, il codice di sviluppo della piattaforma è stato progettato per “ospitare” centinaia di migliaia di siti web senza incremento dei costi marginali. In pratica, viene creato uno “spazio web” dedicato ad ogni singolo cliente secondo lo stesso schema utilizzato dai social networks come Facebook, Instagram e altri. L’unico costo (iniziale) è quello di sviluppo della piattaforma la quale, successivamente, sarà in grado di “produrre” siti web a costo zero ma che possono essere venduti con un abbonamento mensile che varia da un minimo di 29 euro fino ad un massimo 999 euro al mese, dipendentemente dalla dimensione aziendale e dal numero di operazioni mensili che vengono effettuate.La creazione del sito web è funzionale alla vendita di una serie di “servizi extra” personalizzati che possono essere venduti al cliente. Per “servizi extra” si intendono: Servizi di pubblicità su tutte le piattaforme social e non Creazione e gestione di caselle PEC certificate Gestione dell’e-mail marketing del dominio (seguendo lo schema dei principali provider) Acquisto della segretaria virtuale Vendita di “Temi Premium” a pagamento Vendita della fatturazione personalizzato (con logo, immagine e altro dell’impresa) Servizio di messaggistica via WhattsApp per posizionamento e comunicazionee così via…Un aspetto molto importante del business è la gestione delle transazioni on-line di tutte le operazioni che effettua ogni singola attività che si registra e crea il suo sito al suo interno. Per la gestione di ogni operazione la piattaforma “trattiene” una commissione del 2,5% sul transato. Si fa presente che piattaforme similari, POS on line, servizi come Paypal e altri ancora che già operano nel mercato, trattengono commissioni che vanno da un minimo del 2,2 ad un massimo del 3% su ogni transazione offrendo solo servizi di pagamento on-line e non anche tutti i servizi offerti dalla piattaforma.È del tutto evidente che la gestione dei pagamenti sia uno degli aspetti più delicati della gestione del business e che, pertanto, richiede il massimo livello di affidabilità, professionalità e sicurezza. Per garantire la massima sicurezza il Sig. Vella ha già stretto accordi di partnership con la ADYEN Ltd che è considerato uno dei più importanti gestori di POS a livello mondiale. Tanto per fare qualche esempio, questo POS viene utilizzato da Spotify (la prima app di musica in streaming a livello mondiale), Netflix, E-Bay, Facebook, LinkedIn, Uber e tanti altri ancora.L’obiettivo principale della presente idea di business è quello di far “entrare” all’interno della piattaforma il più alto numero di clienti possibile ad un basso costo dando loro un alto valore a costo marginale ridotto. Una volta entrato, il cliente ha la possibilità di utilizzare una serie di servizi personalizzati solo su richiesta. Qualora non li desiderasse avrà comunque la possibilità di utilizzare i servizi offerti dalla piattaforma al costo base mensile che gli permetteranno di digitalizzare la propria attività e renderla competitiva sul mercato.Il vantaggio competitivo della presente idea di business consiste nel fatto che il software proprietario (e brevettato) è “ottimizzato” per effettuare tutte le operazioni in un tempo estremamente ridotto e con costi estremamente contenuti. Infatti, solitamente, chi costruisce siti web su piattaforme come Wordpress all’interno delle quali non c’è libertà di ottimizzazione, è costretto a seguire la “logica” di funzionamento della stessa pia

Requisiti di innovazione tecnologica

R&S

Team Qualificato

Proprietà Intellettuale

classe di produzione
non disponibile
ND

Leggenda Classe di Produzione
A=1-100K euro
B=100K-500K euro
C=500K-1M euro
D=1M-2M euro
E=2M-5M euro
F=5M-10M euro
G=10M-50M euro
H=più di 5OM di euro
ND=non disponibile

classe di addetti
0-4 addetti

Leggenda Classe di Addetti
A=0-4 addetti
B=5-9 addetti
C=10-19 addetti
D=20-49 addetti
E=50-249 addetti
F=almeno 250 addetti
ND=non disponibile

A
classe di capitale
1-5K euro
2

Leggenda Classe di Capitale
1=1 euro
2=1-5K euro
3-5K-10K euro
4=10K-50K euro
5=50K-100K euro
6=100K-250K euro
7=250K-500K euro
8=500K-1M euro
9=1M-2,5M euro
10=2,5M-5M euro
11=più di 5M di euro
ND=non disponibile

prevalenza femminile
NO

Legenda prevalenza femminile/giovanile/straniera
NO: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 ≤ 50%
Maggioritaria: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 > 50%
Forte: [% del capitale sociale + % Amministratoril / 2 > 66%
Esclusiva: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 = 100%
?: Non disponibile

I dati sulla prevalenza sono riferiti al trimestre precedente

prevalenza giovanile
Esclusiva

Legenda prevalenza femminile/giovanile/straniera
NO: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 ≤ 50%
Maggioritaria: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 > 50%
Forte: [% del capitale sociale + % Amministratoril / 2 > 66%
Esclusiva: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 = 100%
?: Non disponibile

I dati sulla prevalenza sono riferiti al trimestre precedente

prevalenza straniera
NO

Legenda prevalenza femminile/giovanile/straniera
NO: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 ≤ 50%
Maggioritaria: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 > 50%
Forte: [% del capitale sociale + % Amministratoril / 2 > 66%
Esclusiva: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 = 100%
?: Non disponibile

I dati sulla prevalenza sono riferiti al trimestre precedente