Alla luce delle considerazioni esposte nei box precedenti, il settore IT italiano sembra equamente suddiviso tra aziende virtuose e aziende poco lungimiranti. Quando invece le aziende IT propendono per l’adozione di politiche innovative, queste possono essere frenate e le barriere più diffuse sono in massima
parte di tipo esogeno. Queste barriere sono principalmente riconducibili a:
– mancanza di personale qualificato, che possa gestire le iniziative di innovazione, e di partner con cui cooperare, percepite come importanti rispettivamente, dall’84,2% e dal 33,8% delle aziende IT. In entrambi i casi, le aziende non dispongono delle competenze interne o esterne per avviare e finalizzare progetti di successo;
– ridotta disponibilità di risorse finanziarie, problema importante o mediamente importante per l’82% delle aziende se si parla fonti esterne di finanziamento, incluso il Private Equity;
– per l’80,7% delle aziende se si considerano i budget interni, e per il 47,3% se si guarda alla disponibilità di contributi pubblici e altre forme di sostegno finanziario;
– condizioni di mercato. La forte concorrenza e lo scarso livello della domanda sono ostacoli importanti all’innovazione per, rispettivamente, il 51,4% e il 55,9% delle aziende. In entrambi i casi, innovare può non essere conveniente a causa della difficoltà di veicolare nuovi prodotti,
soluzioni e servizi al mercato.