Le nostre radio non sono semplici “emittenti commerciali” ma , veri e propri laboratori di ricerca e innovazione che esplorano le potenzialità delle ibridazioni in quel “territorio di confine” che separa la tradizione analogica da quella innovativa e ipermediale e ne sviluppano modelli applicati.
In quest’ottica abbiamo quindi scelto di percorre alternative possibili alle logiche tradizionali del mercato concentrandosi esclusivamente su progetti sociali, innovativi e sostenibili ma non per questo potenzialmente meno remunerativi. Riteniamo infatti che la nostra PMI Innovativa, possa svilupparsi, crescere e mantenersi nel lungo periodo grazie al frutto delle nostre ricerche e alla loro applicazione pratica sul sistema mediatico, come, ad esempio, la diffusione dei nostri laboratori territoriali, la partecipazione attiva dei cittadini e la partecipazione a bandi specializzati sulla media education.In questo modo, mentre i media tradizionali, affrontano un momento drammatico vista la gratuità dell’offerta delle notizie online, il nostro progetto presenta un piano finanziario alterativo, che non mira al profitto ma alla creazione di un network multipiattaforma etico e sostenibile in grado di garantire la creazione di posti di lavoro e una corretta alfabetizzazione mediatica.
Breve descrizione degli aspetti di innovazione che caratterizzano il business dell’impresa
Il nostro approccio al raggiungimento degli obiettivi aziendali si concretizza attraverso l’ideazione e la realizzazione di piattaforme in cloud in grado di facilitare l’accesso alla gestione crossmediale del medium radiofonico (multiuregie, gestione userfrendly di archivi e lo studio di user esxpirience applicate alle redazioni virtuali) il tutto, finalizzato alla massima diffusione di nuove installazioni redazioni territoriali collegate in rete. Parallelamente, siamo impegnati a sviluppare la diffusione dei segnali basandosi su innovativi sistemi ibridi multipiattaforma in grado di gestire con duttilità i flussi sia in formato analogico che digitale per consentirne una ricezione semplificata che prescinda dal device di ricezione. Puntiamo infine, ad estendere l’alfabetizzazione ai media anche al digitale per consentire un adattamento funzionale ad una cultura sempre più convergente guidando i giovani ad un approccio partecipato (con il metodo learning by doing) che consenta loro di realizzare contenuti qualitativi in grado di allargare l’offerta.