Attualmente la produzione di gesso tradizionale avviene in forni rotativi, che lavorano esclusivamente a ciclo continuo, impianti in atto particolarmente energivori. I forni statici, finora sperimentati solo in Francia e mai utilizzati per applicazioni industriali, producono un gesso che permette di ottenere dei prodotti finiti di grande durezza, avendo richiesto meno acqua durante alla miscelazione. Questo e’ ottenuto con il procedimento di cottura sotto bassa pressione, che permette ad ogni grano di gesso di avvicinarsi alla struttura tipica del gesso Alfa. Per una miscela gesso/acqua in un rapporto di 0,70 ( 70 gr. di acqua e 100 gr. di gesso ), la disposizione misurata all’anello di Smidth e’ di 230 mm , cosa che assicura un perfetto colabilita’ e soprattutto durezza a fine presa. questa liquidita’ puo’ essere ottenuta con i forni classici tipo rotativo ed altri, ma con un rapporto acqua/gesso da 0,80 a 0,85. Questi corrispondono ai dati medi e sono anche in funzione del minerale di gesso presente nella zona di produzione. Nel caso di gesso destinato alla prefabbricazione come lo stampaggio dei blocchi di gesso, questa economia di acqua alla miscelazione, genera automaticamente un ulteriore economia energetica all’essiccamento. Infatti la quantita’ di acqua da far evaporare sara’ allora ridotta. La ragione di questa colabilita’ eccezionale, e’ dovuta alla superficie specifica poco elevata dei grani di gesso che hanno subito questo tipo di cottura, effettuata sotto una pressione di circa 320 a 380 mbar (secondo la capacita’ del forno), in un’atmosfera satura di vapore di acqua ( 900 gr di acqua per kg di aria secca). Questo risultato corrisponde circa ad una miscelazione del 20 al 25% di gesso alfa e del 75% al 80% di gesso beta. Il prodotto specifico denominato ” gesso Alfa ” presenta delle caratteristiche eccezionali, e’ prodotto nei forni autoclavi sotto alta pressione, con carichi e scarichi ciclici. Questo tipo di gesso e’sotto alta pressione, con carichi e scarichi ciclici. Il gesso Alfa è venduto molto caro sul mercato, e’ destinato piu’ particolarmente a delle applicazioni di punta nel gesso industriale, come gli intonaci speciali in edilizia, il calco alta durezza nel campo medico ed altri. Il forno statico funziona con gas naturale o con gas liquido e presenta un consumo energetico di gas il piu’ basso raggiungibile attualmente, senza nessun sistema addizionale di ricupero di energia: 186 kwh ( 160 calorie, per tonnellata di minerale di gesso, o 223 kwh ( 191,7 calorie) per tonnellata di gesso cotto. A titolo di paragone tutti gli altri forni classici con cottura a contatto diretto, tipo forni rotativi o ancora mulini-cuocitori, forni marmitta, consumano circa 395 kw/h ( 340 calorie ) per tonnellata di minerale di gesso e non possono produrre un prodotto del tipo gesso Alfa.
- Chi Siamo
- Advertising
- GeoSmartCampus