In diversi contesti, come negli ambiti dell’emergenza-urgenza, esiste l’esigenza di particolari strutture d’analisi / centri medici / ospedali «di campo» progettati specificatamente per il territorio disagiato e le comunicazioni impegnative che si troveranno ad affrontare. Si pensi, ad esempio, alla gestione di grandi «prese in carico» (e.g. migranti) oppure di eventi di protezione civile o sanità pubblica; si pensi ancora all’attuale situazione pandemica, con le terapie intensive mobili oppure i centri COVID costruiti con moduli prefabbricati e «drive in» per i tamponi diagnostici.
Tutte queste infrastrutture da “campo” oggi hanno tradizionali sistemi di logistica e diagnostica che vedono spesso i singoli attori della filiera comportarsi in maniera autonoma, come “agenti individuali”, con poca integrazione e.g. tra sistema acquisto e sistema distributivo, tra fornitura materiale e tracciabilità del trattamento clinico. Questa modalità, pur se applicata virtuosamente, comporta inevitabilmente delle diseconomie destinate ad incidere anche significantemente nell’operatività di queste infrastrutture da “campo”, ad esempio negli approvvigionamenti (in regime d’urgenza), nelle forniture di sanità pubblica (e.g. vaccini) dominate dalla casualità in termini qualitativi e quantitativi, nei presidi non in grado di avere prontezza sui flussi interni ed esterni (e.g. monitoraggio delle situazioni d’emergenza), nel consumo dei farmaci così come le giacenze che sfuggono al controllo, etc.
La governance quindi dei biomateriali, dei beni sanitari e del segnali vitali per il monitoraggio ha quindi assunto negli ultimi anni un asset sempre più importante in questi contesti “disagiati”, più in generale per i servizi sanitari regionali, grazie soprattutto alla disponibilità di nuove tecnologie IoT (Internet of Things); sono numerose difatti le iniziative che hanno intrapreso un percorso di razionalizzazione della logistica e di reingegnerizzazione dei processi, sia a livello di singola struttura sia a livello regionale.
Obiettivo della FLASH MEDICA è prevedere software e piattaforme per l’archiviazione e l’analisi dei dati, ma anche di sensori e reti interconnesse per abilitare la raccolta e la trasmissione (in tempo reale e sicura) delle informazioni lungo l’intera supply chain. In particolare, FLASH MEDICA opera nella
1) Logistica medica (di farmaci, di dispositivi medicali, di alimenti, etc.) intelligente, veloce e coordinata / integrata, in grado di sfruttare anche le nuove innovazioni con i droni
2) Automazione dei centri diagnostici (raccolta campioni, smistamenti reperti, monitoraggio parametri vitali, etc.) con tecnologie modulari, leggere e flessibili, in grado di gestire apparecchiature diagnostiche di piccola dimensione
3) Tessuti per prevenire il diffondersi di infezioni batteriche / virali attraverso la copertura delle dotazioni logistiche / automazione diagnostiche utilizzate dal personale
4) Intelligenza artificiale per la scelta della terapia ottimale per il COVID19.
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