Attraverso la piattaforma, l’utente può prenotare una persona del luogo della città in cui si sta trasferendo e usare i servizi messi a disposizione: pick-up dall’aeroporto, fornitura di una SIM card locale, prenotazione di un alloggio temporaneo, visita guidata in alloggi di medio-lungo termine, traduzione simultanea e assistenza burocratica.
Il business model di Dotstay si rivolge a tre specifici target (utenti, proprietari e università/aziende). Ogni realtà usufruisce dei servizi messi a disposizione dall’azienda. In particolare, le fonti di profitto vengono divise come segue:
1. UTENTI
-fee da servizi di relocation per la ricerca della casa nella nuova città
-mark-up dai servizi extra (pick-up, SIM card e alloggi temporanei) rispetto al prezzo del fornitore terzo del servizio
-mark-up derivante dalle sublocazioni agli utenti rispetto al prezzo di locazione tra il proprietario originale dell’appartamento e Dotstay
-2. PROPRIETARI
– Fee derivanti dalle gestioni immobiliari
– Fee derivanti dai lavori di ristrutturazione
-3. AZIENDE e/o UNIVERSITÀ
– fee derivanti dai servizi di relocation di dipendenti/studenti
In possesso di titoli di proprietà intellettuale in capo all’impresa e/o ai founder e/o terzi
D012482 proprietario – Registrazione di programma per elaboratore (software) originario
Breve descrizione degli aspetti di innovazione che caratterizzano il business dell’impresa
L ‘elemento di innovazione di Dotstay consiste nella piattaforma che crea un “hub” digitale in cui chiunque si trasferisca ha la possibilità di interagire con persone del luogo, non dovendosi rivolgere alle realtà immobiliari locali. Dotstay crea quindi la nuova gura professionale dell’Angel (la persona del luogo, una sorta di primo amico in città) che si presenta sia come alternativa che come elemento cerniera tra le realtà immobiliari locali e la richiesta di chi si trasferisce.