L’Aerospaziale è un settore ad alto contenuto tecnologico caratterizzato da un panorama competitivo internazionale e da scenari di mercato in costante evoluzione. In questo contesto il ruolo di fornitori di servizi aerospaziali, per lungo tempo appannaggio delle agenzie governative, si è spostato in maniera sempre più crescente nella direzione di imprese private in grado di controllare una larga parte della catena del valore che va dal satellite al prodotto finale fino alla sua utilizzazione. L’esempio di SPACEX, cosi come quello di Virgin Galactic danno conferma di quanto su indicato.
Un esempio di impresa innovativa nata in questo settore è Space Factory, start up innovativa napoletana, nata nel dicembre 2015 dall’idea imprenditoriale dei due soci fondatori Paolo Lepre, amministratore, ed il Prof. Fabrizio Ferrucci che ha per oggetto sociale lo sviluppo produzione e commercializzazione di prodotti e/o servizi innovativi ad alto valore tecnologico nel settore aerospaziale, della meccanica avanzata, ICT e telecomunicazioni.
Le attività della Space Factory mirano principalmente all’adattamento ingegneristico ed industriale della tecnologia brevettata dalla società consortile ALI, denominata «servomeccanismo di apertura per sistemi frenanti nel settore aerospaziale» di cui Space Factory detiene un contratto di utilizzazione dell’invenzione industriale.
Nel 2018 Space Factory ha depositato il brevetto per invenzione industriale denominato «uso di un materiale a base di silice in applicazioni aerospaziali», relativo all’utilizzo di un materiale a bassa densità con caratteristiche di altissima resistenza alle alte temperature e pressioni che potrà essere utilizzato nei dispositivi di frenatura di capsule in fase di rientro sia in orbita terrestre che extraterrestre; per giunture e componentistica in ambito spaziale ed aeronautico.
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