La differenziazione rispetto ai concorrenti nasce dal fatto di essere innanzitutto una spin off universitaria e avere accesso ad un consistente know-how internazionale. Dato impossibile da ottenere per una qualsiasi azienda di settore se non tramite difficoltosi iter burocratici ed una struttura aziendale specializzata. Questo primo fatto permette a Prosopika l’accesso all’utilizzo di informazioni di mercato con largo anticipo rispetto ai mercati esistenti. Altro punto differenziante è dovuto al know-how in termini di specializzazione di mercato in termini di product marketing grazie all’apporto di uno dei soci e ad una sua specifica business unit dedicata di settore. Questo permette l’accesso ad un importante know-how di strategie, tattiche e operatività specializzata. Tra i concorrenti nel settore della cosmetica personalizzata da rilevare troviamo Hekaté, Monalys, Mjoor, che hanno tutti e tre un modello di business completamente dedicato al B2C. Si tratta in tutti i casi di startup che stanno attualmente testando il proprio modello di business verso l’utente finale con soluzioni più o meno avanzate di cosmesi personalizzata. Nessuna opera in modo intenso con un modello di tipo B2B2C a differenza di Prosopika che considera la farmacia un touchpoint fondamentale nel proprio modello di business, vendendo servizi direttamente a questa con una fee periodica e la successiva vendita del prodotto personalizzato sul B2C. Sul B2B sicuramente si può citare Unifarco che sviluppa prodotto ma solamente brandizzato per la farmacia a cui si rivolge senza alcuna personalizzazione sull’utente finale.