In questo momento, ogni museo organizza le sue mostre in modo autonomo e centralizzato, dialogando con altri soggetti attraverso metodi obsoleti e disomogenei. Ogni giorno gli uffici mostre devono intrattenere centinaia di conversazioni con attori diversi utilizzando media diversi. Devono parlare al telefono con i collezionisti, stampare centinaia di pagine di documenti da trasmettere alle compagnie assicurative, rimanere in costante contatto con i vettori e con gli accompagnatori. Inoltre, devono occuparsi dell’organizzazione logistica della mostra, organizzare i sistemi di sicurezza adeguati alle opere esposte e controllare lo stato di conservazione del museo in generale e delle opere esposte in particolare. A volte, anche per comunicare tra uffici nella stessa struttura è necessario produrre documenti cartacei e attendere che i destinatari siano disponibili a discuterne o a lavorarli. La catena di fornitura operativa non è ottimizzata a causa della natura asincrona dei processi di comunicazione, e comunque rallentata dalle attività manuali necessarie per svolgere tali attività. Una gestione di questo tipo ha conseguenze negative in termini di costi (materiali, cartoleria, comunicazioni telefoniche, ma anche tempi di lavoro delle risorse umane) e rischi relativi al raggiungimento degli obiettivi. Questa è solo una minima parte delle problematiche che – peraltro – riguardano solo gli uffici mostre. smARTure affronterà (e cercherà di risolvere) anche altri filoni critici: • Problemi di proprietà intellettuale: per i proprietari (artisti e collezionisti), c’è senza dubbio un problema di proprietà intellettuale delle opere. Ad esempio, un grosso problema con la produzione e la vendita di arte digitale è la facilità con cui può essere duplicato e piratato. Una volta che qualcosa viene copiato e replicato gratuitamente, il valore dell’opera diminuisce e la prospettiva di mercato scompare. • Problemi relativi alla fiducia: la certificazione delle opere d’arte è una questione molto delicata, la storia esatta di un’opera e le informazioni sull’opera sono spesso difficili da ricostruire e il valore stesso dipende da un numero sempre crescente di fattori. Inoltre, i costi per la certificazione da parte di un esperto esterno sono elevati. • Problemi relativi all’accessibilità da parte degli utenti finali: il pubblico ha difficoltà a orientarsi nella giungla delle opere d’arte contemporanea e la richiesta di suggerimenti di percorsi da seguire è sempre crescente, smARTure vuole diventare lo Spotify dell’arte, consentendo ai singoli utenti di ricevere informazioni personalizzate su mostre, opere d’arte, collezionisti, artisti ecc., alimentati da un processo di intelligenza artificiale. Il mercato attuale offre soluzioni che risolvono specificamente i singoli problemi sopra menzionati, ma non esiste una piattaforma che svolge tutte queste funzioni e consente a tutti gli attori di partecipare in modo coordinato e sicuro al mercato dell’arte. La tecnologia Blockchain, guidata dalle criptovalute, ha senza dubbio raggiunto un livello di maturità che ne consente l’utilizzo in diverse aree tematiche, dove la necessità di sicurezza, immutabilità dei dati, solidità trasparenza sono assolutamenti cruciali. Inoltre, la quantità di informazioni ora disponibili (raccolte nel tempo) in relazione alle opere d’arte consente (o meglio obbliga) l’adozione di tecnologie di intelligenza artificiale volte a generare valore aggiunto per l’opera stessa. Queste condizioni, impensabili solo pochi anni fa, sono ora un prerequisito fondamentale di alto valore per consentire ai sistemi di apprendimento automatico di generare percorsi tematici, proposte per ulteriori studi, nuove aree di interesse per il pubblico, a partire dall’analisi dei comportamenti dell’utente stesso in combinazione con le informazioni che caratterizzano le opere d’arte. Molte aziende si stanno avvicinando al mercato dell’Arte proponendo soluzioni basate sulla tecnologia Blockchain, ma tutte prevedono l’emissione e il consumo di criptovalute destinate a finanziare la piattaforma stessa. In molti altri casi l’accesso a tecnologie innovative è limitato alla risoluzione di una singola criticità: la certificazione di proprietà dell’opera d’arte, l’attribuzione del valore di mercato, il commercio di opere d’arte. L’approccio smARTure è invece quello di coprire ogni processo nel mercato di circolazione dell’arte, dal momento in cui un’opera vede la luce fino a quando non viene esposta a beneficio del pubblico.