Per diventare imperfetti, dobbiamo capire che la negazione e la colpevolizzazione ci portano al di sotto della linea, mentre la consapevolezza e la responsabilità del nostro comportamento ci spingono al di sopra della linea, dove risiede l’imperfezione.
Il percorso da un punto all’altro non è semplice.
È un processo ciclico che richiede di riconoscere i nostri fattori scatenanti e di controllare le nostre reazioni ad essi, e di riconoscere che possiamo imparare molto quando accettiamo che la verità ha molti lati.
Quando siamo meglio attrezzati per gestire le nostre cause scatenanti e per confrontarci con la verità, entriamo in uno stato di crescita e trasformazione costante.Consigli praticabili:Considerate il fallimento come un evento, non come la vostra identità.Quando fallite in qualcosa, potreste provare vergogna e iniziare a definirvi in base al fallimento.
Invece di riconoscere che avete fallito e che questo capita a tutti di tanto in tanto, potreste dire a voi stessi: “Io sono un fallito”.
Inutile dire che si tratta di un approccio distruttivo.
È necessario accettare il fallimento e gli errori come parte della vita e vederli come opportunità di apprendimento.
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